Giulia Natali, classe 2002, nuovo volto della Logiman Broni si presenta ai tifosi. Reduce dall’esperienza a Sassari, arriva in biancoverde con l’intenzione di fare un ulteriore salto di qualità.
Natali, perché ha deciso di accettare l’offerta di Broni?
«È un progetto importante – risponde – in cui sono sicura si possa lavorare bene e tanto, che è la cosa che più mi serve in questo momento ed è stato il primo grande stimolo che mi ha spinto ad accettare la proposta di Broni. In più ho sempre e solo sentito voci positive riguardanti questa società, quindi non vedo l’ora di entrare a farne parte».
Che caratteristiche ha? Le piace la fase difensiva o quella offensiva?
«Le mie caratteristiche come giocatrice sono principalmente offensive. Mi sento abbastanza sicura sul tiro mentre ho tanto da imparare su letture, situazioni di gioco e soprattutto in difesa».
Come nasce la passione per la pallacanestro?
«La mia passione per il basket viene un po’ dalla famiglia, perché mio papà e mio fratello sono stati a loro volta giocatori. E un po’ perché è stato l’unico sport che ho provato, non ho sentito il bisogno di sperimentare altro perché era come se avessi già trovato la disciplina adatta alle mie caratteristiche».
Broni è una piazza “calda”, con un pubblico importante. Ritiene che sia un bene?
«Assolutamente sì. Senza dubbio il tifo di Broni è abbastanza conosciuto per essere caloroso e la cosa mi piace parecchio, è importante giocare di fronte ad un palazzetto sempre pieno. I Viking me li ricordo tanti anni fa, quando ebbi occasione di giocare da avversaria al PalaBrera, mi ricordo molto bene perché si facevano decisamente sentire per tutta la partita. Insomma non vedo l’ora di incontrare anche loro in palestra quando inizieremo a lavorare».
Ha un giocatore o una giocatrice di riferimento, cui si ispira?
«Onestamente non ho una figura particolare di riferimento ma cerco di osservare tutti gli sportivi, dai livelli più bassi fino ai grandi campioni, per prendere esempio e soprattutto osservare come lavorano e la loro mentalità, che ritengo venga ancora prima della tecnica e del talento».
Adesso sta trascorrendo un periodo di vacanza?
«Sì sono in Egitto. Durante le vacanze mi piace tantissimo viaggiare, così come adoro fotografare tutte le cose che vedo durante i miei viaggi e riguardarmele poi in altri momenti con calma. Mi piace provare esperienze nuove, fare un po’ di tutto, che sia mare, montagna o città, cerco sempre di divertirmi».
Però sarà impaziente di ricominciare…
«Certo che ho voglia di rimettere piede in campo. Un po’ di stacco tra un campionato e l’altro ci vuole, soprattutto a livello mentale, ma poi durante l’estate più avanzano i giorni e più si ha voglia di tornare a giocare una partita di campionato. Non vedo l’ora di ricominciare a Broni».