Angelica Castellani, playmaker classe 2000, di Porto Recanati, con alle spalle una lunga esperienza nella serie A2, è il quarto volto nuovo della Logiman Broni in vista della prossima stagione in serie A1.
«Ho valutato l’offerta assieme al mio procuratore e ho capito che si trattava di un’occasione molto importante perché fin da piccola sognavo di giocare in A1. Si tratta di un passo importante per il mio percorso anche per la presenza di coach Mirco Diamanti, di cui mi hanno parlato benissimo.
La serie A1 è un po’ un’incognita perché non ho ancora idea di come mi troverò: dovrò lavorare molto e fare il possibile per rimanere sul parquet nel migliore dei modi, anche divertendomi».
A Broni, Castellani ritroverà Silvia Colognesi, con cui ha condiviso l’ultima stagione ad Empoli: «Giochiamo bene insieme, quindi sono contenta, entrambe dovremo guadagnarci minuti. Sicuramente sarà un aiuto anche per inserirsi meglio nel gruppo, comunque, pur non conoscendo di persona le altre compagne di squadra, sono convinta che si creerà un bel clima con tutte loro.
Mi piace sia difendere che attaccare. Sono una giocatrice con tanta voglia e agonismo».
La passione per il basket nasce in modo casuale: «Avevo una compagnia di scuola che giocava e mi chiese se avessi voluto fare un allenamento di prova con lei. Così è nata la mia passione per la palla a spicchi. In generale mi piace molto lo sport, tanto che prima di giocare a basket avevo provato nuoto e ginnastica artistica».
Angelica concilia lo sport con la laurea: «Sto frequentando un corso di graphic design con l’università di Roma, che mi dà la possibilità di seguire online. Non è semplice giocare e studiare, quindi adesso ne sto approfittando per concentrami sullo studio, senza però tralasciare gli allenamenti in vista della prossima stagione. Mi sono allenata anche con coach Marco Corsolini, che era il mio allenatore ai tempi di La Spezia, con cui ho mantenuto buonissimi rapporti. Per il resto farò qualche scappata in spiaggia, a due passi da casa, poi mi dedico all’ultima arrivata, una cagnolina che ho da poco.
Non vedo l’ora di venire a Broni, anche per conoscere i tifosi, che sono veramente unici perchè seguono la squadra ovunque. Credo che sia uno stimolo anche per noi ragazze, come la recente medaglia delle azzurre agli Europei. Grazie a questo bronzo il basket femminile ha avuto la visibilità che meriterebbe sempre».